Mal di testa e mal di schiena, nevralgie, dolore spontaneo alle articolazioni o in seguito a traumi anche comuni, dolore legato al tumore. Secondo la International Association for the Study of Pain (IASP), il dolore è definibile come la “sensazione spiacevole associata ad un danno tessutale reale o potenziale, o comunque percepito come tale”. Molto semplicemente, il dolore rappresenta un campanello di allarme che attiva la nostra risposta di “fuga” da uno stimolo nocivo.
Quando perdura nel tempo, il dolore perde la sua funzione di sintomo utile e diviene una vera e propria malattia nella malattia, con inevitabili conseguenze sulla qualità della vita e sui costi sociali.
Il dolore cronico colpisce circa 15 milioni di italiani, di cui il 10% per una malattia oncologica, e contribuisce alla perdita di almeno 3 milioni di ore lavorative. Attualmente esistono strumenti clinici e legislativi per combatterlo efficacemente, eppure il dolore è spesso considerato un sintomo da accettare e sopportare.
Con la Campagna IN-DOLORE, Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato offre una guida informativa rivolta ai pazienti e ai medici sulla legge 38 del 2010. Le pagine della guida, scritte in forma chiara e sintetica «per non soffrire inutilmente», illustrano i diritti di tutti (bambini, adulti, partorienti, anziani) a casa, in ambulatorio o durante un ricovero in ospedale.
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