Riprendiamo alcune notizie in circolazione in questi giorni per fare sinteticamente il punto della situazione. Le smart-drugs (droghe furbe) sono composti di origine vegetale o sintetica che contengono vitamine e principi attivi (efedrina, caffeina, taurina, ginseng, ecc.) ma anche sostanze con caratteristiche allucinogene.
Si presentano in forme anche molto diverse: liquida per bevande o per profumatori, pastiglie, da fumare, da masticare. Hanno in comune il fatto di non essere perseguibili dalla legge e di determinare un qualche effetto stimolante ed eccitante, a volte anche intenso come quello indotto da dosi eccessive di alcool, cui possono seguire sonnolenza, contrazioni muscolari, bradicardia, delirio e perdita di coscienza. Il consumo, diffuso tra i giovani adulti, si estende anche ai pre-adolescenti per la facile reperibilità negli smart-shops e per la mancanza di informazione sulla pericolosità.
Dall’Istituto Superiore di Sanità, Dipartimento del Farmaco, vi segnaliamo la pubblicazione Smart Drugs: una raccolta di schede sulle specie vegetali che risultano possedere, dai dati della letteratura internazionale, molecole con proprietà psicoattive e che vengono tuttavia frequentemente distribuite negli smart shops o vendute attraverso l’ecommerce su Internet.
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